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🕊️ PACE ❤️

Immagine del redattore: GALLIO FabiolaGALLIO Fabiola

🔸Ho smesso di combattere le guerre degli altri. Mi hanno letteralmente steso e sfiancato. Fisicamente. Moralmente. Mentalmente. Emotivamente. Energeticamente. È stato come avere attaccato un drenaggio continuo che mi ha prosciugato quasi tutte le riserve vitali. Mentre, in cambio, mi davano soltanto sostanze euforizzanti (fisicamente, mentalmente, emotivamente, energeticamente) per caricarmi a pallettoni come un fucile per poter sparare meglio le mie munizioni e colpire a segno. Solo che, qualche volta, è capitato che il pallettone tornasse indietro e colpisse me. A volte, invece, ho ricevuto i proiettili di altri. Insomma, mi sono fatto anche male. A volte, parecchio male. Ho dovuto passare lunghi periodi a recuperare le forze e la salute e a rimettermi in sesto. Oggi, e l'ho già detto e lo ripeto ancora, non sono più disposto a combattere nessuna guerra. Ho reso i fucili, le pistole, i coltelli, i pugnali e tutte le armi e sono qui in Pace. Che tu lo veda o meno. Che tu te ne sia accorto o meno. Dubito, in realtà. Perché quando uno è preso a combattere la guerra non crede nemmeno possibile che esista un luogo di Pace. Tranne in quei pochi giorni di "vacanza" che gli vengono concessi per riposarsi prima di riprendere a combattere. Credo che la mia struttura psico-fisica-energetico-emotiva si sia modificata a tal punto da non essere più adatta a sostenere ed affrontare la guerra. Ho attraversato innumerevoli campi di battaglia. Ho combattuto. Ho vinto. Ho perso. Ho ripreso a combattere. Ho attaccato. Mi sono difeso. Ho offeso. Ho subito offese. Perché, si sa, che in guerra tutto è permesso. Prevalgono l'istinto primitivo ed il bisogno primario ed individuale di sopravvivenza, il "mors tua, vita mea". Ci si dimentica dell'altro. Che l'altro esiste. Che non è un oggetto, un numero, un'entità astratta o una forma pensiero funzionale a preservare attivo il nostro stato di guerra e a combattere con noi, per noi o contro di noi. Che l'altro non è "per forza" un alleato delle nostre guerre e battaglie. No. Non tutti, per fortuna, combattono ancora guerre. Che le nostre guerre non sono le più fighe, importanti, affascinanti, esclusive...quanta arroganza e misunderstanding c'è in questo, mamma mia! La guerra è sempre la guerra. Punto. E non è bella, a lungo andare. Non è onesto, secondo me, dipingerle come fantastiche e "fighe" per attrarre altri a sostenerci nelle nostre distorte ed egotiche dinamiche di ricerca di benessere basate sul vincere e perdere. No. Non lo è per me. Nel tempo ho imparato a stare attento a chi cerca di convincermi, insistendo tra l'altro, a fare le cose sue. Ho imparato a sentirmi. Ad ascoltarmi. Dal momento in cui la parte più sana di me ha scelto di non combattere più guerre, sono cambiate le mie scelte. Sono cambiati i modi di scegliere. Mi sono congedato da persone, luoghi, situazioni. Non mi interessano più. O, forse, non mi sono mai interessati. Ma l'ho fatto perché lo facevano tutti e mi sono fatto trasportare dal fascino del leader di turno e dall'onda compulsiva della massa. Ora non più. Sto ancora imparando a stabilizzare questo nuovo modo di scegliere e di stare nel mondo ma, in massima parte, ci sono 🙂.


🔹E che cosa fai tutto il giorno, tutti i giorni, se non combatti?


🔸Vivo! Respiro! Cammino! Lavoro! Canto! Rido! Incontro l'altro in pace. Non insisto. Sono libero e lascio libero l'altro di scegliere per sé e da sé che cosa fare. Sono consapevole di essere responsabile delle cose della mia vita e, così, considero anche l'altro. Rispetto le mie scelte e rispetto quelle dell'altro. Mi sto allenando tutti i giorni a non giudicarmi e, di conseguenza, a non giudicare l'altro. Certo, ci sono cose che ancora mi feriscono, soprattutto quando mi affaccio ai campi di guerra di altri. Allora lì, in quei casi, capisco che c'è ancora qualcosa da vedere dentro di me che ha fatto sì che fossi ancora attratto dai campi di battaglia altrui. Una volta compreso il senso, me ne vado. Torno al campo di Pace. Che amo coltivare tutti i giorni. E dal quale sto già raccogliendo i primi frutti.


🔹Mi trasmetti tanta Pace, lo sai?


🔸Sì, lo so, perché è la stessa che sento io.


🔹Come si fa a venire da te? Fai un recruiting?


🔸Assolutamente no. Vieni se ti va. Altrimenti no. Sei libero. Sentiti libero di fare le tue scelte in autonomia. È un bello "switch" passare dalla guerra alla Pace e lo so che non è per tutti. Ecco perché non ha senso qui sbracciarsi, insistere o manipolare per attrarre le persone. A me non servono alleati per formare battaglioni per combattere. Se vuoi venire per provare un'esperienza diversa, siAmo qui. Vieni con il Cuore aperto e con il corpo attivo. Lascia le armi affilate del mentale fuori e, carico solo di Gioia e voglia di Vivere...Enjoy 🎉❤️!


❤️ ❤️ ❤️


"Il Cuore non si sbraccia, urla o gesticola per farsi vedere.

Il Cuore non manipola.

Il Cuore non inventa o abbellisce storie per piacere e compiacere.

Il Cuore non insiste.

Il Cuore non ti circuisce.

Il Cuore non cerca di convincerti in tutti i modi che il "suo" è più bello, accattivante, diverso.


Quello si chiama Ego malposto.

Ovvero messo al posto di comando.

Che non è il suo.


Il posto di comando è del Cuore.


L'Ego, segue, se vuole e se comprende di essere al servizio e non al comando.

L'Ego ha una sua limitatezza nel ripetere il conosciuto o proiettare in avanti ciò che è conosciuto.


E così, però, non se ne esce.

Non si esce dalla ruota del criceto.

La rana quasi bollita non esce, così, dalla pentola che bolle.


Non è questione di intelligenza.

Perché l'Ego è in realtà molto intelligente a livello intellettuale ed intellettivo.

L'Ego sa tante cose, informazioni, processi. Ma non sa "sentire".

Ha paura del nuovo.

Quello che sa, lo sa alla perfezione e, in contesti di guerra, è utilissimo il suo servizio al comando.

Non lo è, però, nei luoghi e territori di pace.

Qui va in tilt.

Perché non comprende.

Come fare.

Che cosa fare.

Dove andare.

Fino a che molla.

Quando molla, non è che muore.

Non è una bella cosa far morire l'Ego, si resterebbe senza personalità, fuori dal mondo, fuori da qualsiasi mondo.

Semplicemente lascia con umiltà il comando al Cuore.


Il Cuore è Vita.

Il Cuore è Vitalità.

Ma non per convincersi di stare bene.

Per stare bene davvero!

Dentro e fuori.

È uno "switch".

È un passaggio.

Sei pronto per farlo?

Se la risposta è sì, allora salta vieni di qui.

Di qui.

Dove la luce è quasi sempre accesa.

Ma non le luci della ribalta.

Bensì la luce della Fiamma dentro al tuo Cuore che brilla sempre, da sempre.

Da quando sei nato.

Ed oggi che sei Rinato, onorala ancora e sempre di più.


La Fiamma della Vita.

Terrena ed ultraterrena.

La Fiamma che arde ma non brucia.

La Fiamma che scalda te ed intiepidisce gli altri che si sentono ghiacciati emotivamente.

Scalda.

Il calore scalda.

E scioglie anche i ghiacci più persistenti.

Una volta che il ghiaccio sarà sciolto, i colori brillanti delle emozioni torneranno a splendere e a brillare.

E ti accorgerai che combattere non serve più.

Il congelamento è stata una strategia di difesa per poter continuare a combattere.

Ma se non combatti più, che senso ha restare ancora congelato emotivamente?

Nessuno appunto!

Allora adesso sorridi, riscalda te e gli altri con il sorriso più bello e vero che hai indosso e, se vuoi, cambia sentiero.


Il Sentiero della Pace 🙏🕊️❤️"


🎶 ❤️ 🎶


"Sentiero della Pace" - Fabiola Gallio


"With" - Fabiola Gallio


📷 Foto:

"Sentiero della Pace", illustrazione di Orietta Fasolo, dal libro-guida "Albero dei Talenti, la Via del Cuore" ❤️

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