🔸Che differenza c'è tra i due?
🔹Uno vede la guerra, l'altro vede la pace.
🔸Quindi non è una questione di capacità?
🔹Eh no, è una questione di mira, di sguardo, di vista.
Uno mira la vetta della montagna da scalare, l'altro contempla l'orizzonte del mare.
Uno l'altezza, l'altro la vastità.
Uno un punto, l'altro una linea.
Uno una meta, l'altro una possibilità tra tante.
🔸Ma l'orizzonte, di per sé, non esiste realmente. Mentre la vetta sì, è concreta.
🔹È vero, giusta osservazione. Tuttavia guardare l'orizzonte del mare permette di ampliare lo sguardo e di dilatare la mente verso un'infinità di possibilità.
Un comandante guarda fisso un punto
Un leader mira la vastità dell'orizzonte.
Un comandante esegue.
Un leader contempla.
Un comandante comanda.
Un leader guida.
🔸Sì, guidare, essere guida, forse è questa la vera differenza.
🔹In realtà è una sfumatura lessicale, perché la vera differenza la fa il punto dove si guarda. Il leader guarda avanti, oltre i campi di battaglia che restano invece i terreni di azione preferiti e prediletti dal comandante. I comandanti amano combattere, si schierano ed arruolano fedeli seguaci pronti a combattere e a scalare alte vette affrontando anche prove impervie e grandi sofferenze fisiche, psichiche ed emotive. Chi li segue è accomunato dalla stessa volontà di combattere le stesse guerre. L'unione fa la forza, ed unendosi insieme ci si sente più forti per affrontare queste prove, a volte così tanto dure.
Il leader invece non ha bisogno di arruolati. Non deve convincere nessuno che dove guarda lui è più bello, più interessante, meglio. Nemmeno lui sa perché guarda lì. Ma sente che è un buon luogo dove porre lo sguardo. Il leader continua semplicemente a guardare quel luogo. Non sposta lo sguardo. Nemmeno il comandante in realtà. Ma il leader, da quel luogo, amplia lo sguardo e inizia a vedere oltre. Sempre più oltre. Un altro oltre. Altri oltre. Più tiene lo sguardo puntato in quel luogo e più quel luogo di visione gli offre altre visioni, altri spunti, altri dove verso cui guardare. Il leader non ti obbliga a guardare dove guarda lui. Fa una proposta di visione. Se vuoi, puoi provare a porre il tuo sguardo dove guarda lui. Non su di lui, come fa il comandante. Il leader indica solo una visione con il suo sguardo. A te scegliere se guardare lì. Non lui. Ma lì. A volte il leader si sposta, sposta un pó lo sguardo per vedere meglio l'altro oltre. Non chiede di essere guardato, né tanto meno visto. È solo un tramite che indica una visione. Non ti obbliga né a seguirla, né a seguirlo. Anche perché non sa nemmeno lui dove va. Anche lui segue. Una guida che lo guida. Che gli mostra dove guardare. Ma sta a lui poi guardare davvero, ed eventualmente, muoversi nella direzione indicata da quel guardare.
🔸Che cosa ci sarà una volta raggiunta quella visione?
🔹Magari niente. O tutto. Chi lo sa. Magari si aprirà un altro varco, porta, strada, sentiero. È tutto dinamico, non fisso. Non è un punto fisso da raggiungere. È un percorso da percorrere che porta ad aprire altri percorsi ed altre possibilità, altre strade, altri sentieri. Questa è la Vita di un leader, essere aperto e pronto sempre al cambiamento. Perché quella visione, avvicinandosi, può cambiare e modificarsi. Può modularsi. Può chiedere un aggiustamento. Un riorientamento. Un nuovo focus. Una nuova visione. Non si può sapere prima. Solo strada facendo. Ecco perché un leader ed un comandante non vanno tanto d'accordo. Il comandante vuole solo comandare. Ha una visione fissa, statica. Mira e fissa quel punto statico in cima alla vetta che vuole raggiungere a tutti i costi. Costi quel che costi. Per fare questo ha bisogno di tanta adrenalina perché è convinto, o lo convincono, che sta per compiere un'impresa epica ed epocale. Si carica. Lo caricano. Coloro, tanti o pochi, che mirano la stessa vetta carica di ferite e di feriti e trovano comodo che qualcuno si "sacrifichi" un pó più di loro per compiere l'impresa. E, magari, che lo faccia anche per loro. Così recluta reclute in vari modi, più o meno espliciti e/o "marketing-oriented". È sfiancante a lungo andare questo atteggiamento. Non si finisce mai. E se mai il comandante pensasse anche solo per un momento di rinunciare all'impresa, che cosa succederebbe?
🔸Che protesterebbero in tanti!
🔹Esatto. Tutti coloro che perderebbero l'occasione di avere qualcuno che lo fa per loro (in realtà lo fa anche per sé, ma nell'immaginario collettivo di molti, lo fa anche per loro). E così, immancabilmente, tutte le volte che il comandante pensa o minaccia anche solo di lasciare il ruolo, lo ributtano subito lì. Davanti. A comandare. Perché gli altri, di lui, hanno bisogno. Di lui che si espone. Che ci mette la faccia e, a volte, tutto se stesso. Che si sacrifica. Che si immola. Che lo fa per loro. Quanta fatica eh!
🔸...sprecata...
🔹Mah, dipende. Niente viene sprecato. Viene, casomai, sacrificato, al posto di altri. L'agnello sacrificale. Un posto poco piacevole a lungo andare. All'inizio può essere allettante perché ti senti in vista e visto da tutti. Ma poi, a lungo andare, capisci perché...
🔸Il leader, invece, è più furbo eh 😅!
🔹Ahahahah! Direi solo che è più consapevole. Si fa guidare e guida a sua volta. Ma con lo sguardo, non con l'azione. Il leader è già nel "Noi", lo vibra. Il comandante è un "Io" che attira a sé altri "Io". È solo un'illusione del "Noi" perché in realtà è un accostamento di tanti "Io" combattenti.
🔸Bene, ho capito, grazie. Ed ora che si fa? Si va?
🔹Dove?
🔸Al mare !
🔹Guarda che io ci sono già, non ho bisogno di muovermi per andarci. Se vuoi, mettiti tu in movimento e vieni qui, al mare 🌊!
🔸Va bene, ti raggiungo tra poco, giusto il tempo di togliermi la tuta da sci e gli scarponi e di mettermi bermuda e t-shirt 🩳👕!
🔹Lasci la montagna allora?
🔸Lascio lì il comandante e la divisa (che divide 😉) e seguo la tua visione, my Heart, my Sweetheart ❤️! Arrivoooooo!!!!
🔹Non ti porterai dietro tutte quelle persone in divisa guerresca da scalata, eh?
🔸No, no, non preoccuparti. Tanto loro non sono più interessate a me né tanto meno a te. Loro cercano soltanto qualcuno che lo faccia per loro e che si assuma le responsabilità anche per conto loro. Qui dove sei tu è tutto troppo poco rassicurante, interessante, fuori controllo e fuori dallo schema. Non capiscono. Non ti capiscono.
🔹E vabbè, vorrà dire che me ne farò una ragione 🧠!
🔸Fossi in te mi farei un Cuore 😊❤️!
🔹Ma quello ce l'ho già 😊❤️! Piuttosto tu, che cosa aspetti ancora per farti un Cuore?
🔸L'ho ordinato su "Apachon" ma non è ancora arrivato 😃!
🔹Ma ancora non hai capito che è dentro e non fuori che devi cercare?
🔸E dentro dove?
🔹Dentro. Al centro del petto. Leggermente a sinistra. Sentirai un battito come di un tamburo. Quello è il Cuore. Il tuo Leader. Seguilo e vedrai che ti mostrerà nuovo orizzonti.
🔸Ma prima devo venire al mare?
🔹Sì, perché è solo da lì, dal livello del mare, che ti puoi mettere alla pari e sullo stesso piano della Vita. Né più in alto, né più in basso. Allo stesso livello. E da lì mirare, insieme alla Vita, l'orizzonte davanti ai tuoi occhi. Né troppo in alto. Né troppo in basso. Ma allo stesso livello della terra sabbiosa dove poggi i piedi, del mare davanti a te, del cielo che confina con il mare e, soprattutto...del tuo Cuore ❤️!
🔸...dei nostri Cuori uniVerso 💞🌌!
❤️ ❤️ ❤️
🎶 "Cuori uniVerso" - Fabiola Gallio
📷 Foto: il mare di Pescara e l'Appennino abruzzese
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